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Chi ha l’obbligo Whistleblowing?
Il whistleblowing è uno strumento utile per la denuncia di attività illegali o dannose che avvengono all’interno di un’azienda. È uno strumento che offre la possibilità ai dipendenti di segnalare azioni illegali o improprie che vedono o a cui prendono parte senza temere le conseguenze. Esso può essere usato come uno strumento di prevenzione quando viene utilizzato per prevenire eventuali azioni illegali prima che abbiano un impatto negativo sull’azienda. In molti paesi, come gli Stati Uniti, l’obbligo del whistleblowing è storicamente noto come obbligo del “titolare della segnalazione” o SRO.
Ma chi ha l’obbligo del whistleblowing?
La risposta è piuttosto semplice: tutte le persone che hanno accesso alle informazioni fondamentali di un’azienda o che collaborano con essa. In particolare, questa definizione include dirigenti, dipendenti, fornitori e tutti coloro che operano direttamente o indirettamente per un’azienda. Inoltre, i dipendenti che sono a conoscenza di attività illegali o improprie in azienda hanno l’obbligo di segnalarle.
Cosa dice la normativa?
Cominciamo con il dire che le date importanti per l’adozione della nuova normativa sono:
- 15 luglio 2023
- 17 dicembre 2023
Le principali distinzioni:
La norma si applica a:
I soggetti privati che abbiano almeno una delle seguenti condizioni:
- Chi nell’ultimo anno abbia impegnato, la media di almeno 50 lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
- I soggetti che operano in specifici settori quali :
- prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo
- servizi
- sicurezza dei trasporti
- tutela dell’ambiente
I soggetti sopra descritti rientrano nella normativa anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di cinquanta lavoratori.
- Tutti quei soggetti che adottano i modelli di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. n. 231/2001, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato.
Per il settore pubblico invece i soggetti investi dalla nuova normativa sono:
- amministrazioni pubbliche
- autorità amministrative indipendenti
- enti pubblici economici organismi di diritto pubblico
C’è un altro aspetto importante da considerare quando si parla di whistleblowing: la motivazione. A volte, infatti, può essere difficile per i dipendenti prendere una decisione informata su se e quando presentare una denuncia. Per aiutarli in questo processo, la norma ha adottato politiche che garantiscono la protezione per i dipendenti dopo che hanno effettuato una denuncia. Ciò significa che, anche se l’azienda discrimina o licenzia un dipendente per aver denunciato un’attività illegale o scorretta, questo dipendente ha diritto ad un indennizzo o ad un risarcimento economico da parte dell’azienda per riparare il danno subito.
Infine, ricordiamo che il whistleblowing può essere un’ottima strategia per prevenire futuri problemi. L’obbligo del whistleblowing può fornire un sistema attraverso il quale le aziende possono monitorare i propri dipendenti e prevenire eventuali attività illegali in modo da non rischiare sanzioni o conseguenze negative. In questo modo, le aziende possono mantenere un elevato livello di trasparenza all’interno dell’azienda, assicurando l’imparzialità e l’integrità del lavoro.
Per concludere, il whistleblowing è uno strumento molto utile per assicurare la protezione e la trasparenza all’interno di un’azienda. Tutti coloro che hanno accesso alle informazioni delicate di un’azienda o che lavorano con essa hanno l’obbligo di segnalare attività illegali o improprie di cui sono a conoscenza. Le aziende possono inoltre adottare politiche interne che proteggano e sostengano i dipendenti in caso di denuncia. Utilizzare il whistleblowing come uno strumento di prevenzione può aiutare le aziende ad evitare sanzioni o conseguenze negative in