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Entrata in vigore
Si avvicina il termine del 17.12 entro il quale le aziende con organico tra 50 e 249 dipendenti devono adeguarsi alla normativa sul whistleblowing. Come fare il conteggio
Il 17 dicembre è una data importante per le aziende italiane con organico tra 50 e 249 dipendenti. Poiché entro tale data è previsto l’adeguamento alla normativa sul whistleblowing. Tale normativa impone l’attivazione di canali di comunicazione esclusivi e riservati a disposizione dei dipendenti e dei collaboratori, così da permettere loro di segnalare.
Nel mese di Luglio il Whistleblowing è diventato già un obbligo per le aziende con oltre 250 dipendenti
Dal 17 dicembre gli obblighi si applicano anche ad imprese di alcuni settori senza riguardo al numero di dipendenti. Un esempio sono servizi finanziari, aziende che hanno adottato i modelli organizzativi previsti dal d.lgs 231 /2001.
Come contare i dipendenti
E importante contare correttamente i dipendenti per capire se si rientra o no nel nuovo obbligo. Molte aziende si stanno ponendo qualche dubbio in particolare per i contratti di durata inferiore all’anno. Si segnala infatti una discrepanza tra quanto previsto dalle linee guida ANAC sul tema e la modalità prevista dal D.lgs 81/2015.
Il tema del conteggio dei lavoratori a termine è sempre stato controverso.
La modalità prevista dall’articolo 27 del Dlgs 81/2015 ai fini dell’organico complessivo aziendale tiene conto del “numero medio mensile di lavoratori a tempo determinato. Nel conteggio vanno compresi i dirigenti, impiegati negli ultimi due anni, sulla base dell’effettiva durata dei loro rapporti di lavoro.
Ciò significa in parole povere che due lavoratori con contratti di sei mesi ciascuno, vengono conteggiati come un unico addetto impiegato per l’intero anno.
Nelle linee guida Anac, del 12 luglio 2023, per l’applicazione della disciplina del whistleblowing, invece, viene specificato che «ai fini del calcolo della media dei lavoratori impiegati negli enti del settore privato deve farsi riferimento al valore medio degli addetti (elaborazione dati Inps) al 31 dicembre dell’anno solare precedente a quello in corso, contenuto nelle visure camerali. Quando l’impresa è di nuova costituzione, considerato che il dato in questione viene aggiornato trimestralmente, va preso come riferimento il valore medio calcolato nell’ultima visura».
Le visure camerali però come noto calcolano “per teste” senza riguardo alla durata del contratto.
Si tratta dunque di una sostanziale differenza che ha forti conseguenze sul conteggio totale.
Riepilogo
Riepilogando, seguendo le linee guida Anac, probabilmente la scelta operativa più prudente, gli addetti da conteggiare sarebbero :
lavoratori dipendenti con qualsiasi contratto di lavoro subordinato diretto, di qualsiasi durata
conteggiati al 31 dicembre dell’anno precedente o, per le imprese di nuova costituzione nell’ultima visura disponibile.
Va ricordato che sia le linee guida ANAC che la normativa vigente del d.lgs 81/2015 escludono dal computo i lavoratori occupati con contratto di somministrazione.